Il dizionario definisce “abitudine” la tendenza alla continuazione o ripetizione di un determinato comportamento, collegabile a fattori naturali o acquisiti e riconducibile al concetto di consuetudine o assuefazione.
Detto in altri termini, l’abitudine è la ripetizione automatica e continua dello stesso comportamento più volte nel tempo.
A tal proposito, una ricerca dell’ISTAT effettuata su 3.700 persone ha rivelato che l’80% dei soggetti sul territorio italiano conduce una vita abitudinaria. Significa che 8 persone su 10 sono come dei robot.
La mattina si svegliano “già programmati” per fare determinate cose.
Essendo abitudini, il nostro cervello si limita ad agire in quel modo SENZA riflettere più di tanto sullo sviluppo di abitudini meno deleterie.
Un esempio per tutti?
La guida della macchina.
Ricordi com’era guidare la macchina le prime volte?
Eri meccanizzato. Ti mettevi a sedere. Controllavi lo specchietto. Tendenzialmente ti allacciavi la cintura. Poi impiegavi qualche secondo per riflettere sul da farsi.
<<Allora, metto la chiave, accendo il quadro, il cambio è in folle… ok. Accendo. È accesa. Ora premo la frizione fino in fondo, ingrano la prima, e tolgo piano piano il piede dalla frizione mentre schiaccio l’acceleratore per partir- la FRECCIA! Devo mettere la freccia per uscire dal parcheggio!>>.
Oggi?
Oggi non fai in tempo ad entrare in macchina e sei già a 80km orari in centro che urli contro qualche terrorista che non mette la freccia per girare o da la precedenza.
Cosa c’entra tutto questo con i dolori della tua schiena? Ci arriviamo subito.
Questa “automatizzazione” dei movimenti, a prima vista, è positiva per noi. T’immagini come sarebbe se per partire ogni volta tu impiegassi lo stesso tempo di quando guidavi le prime volte?
Sarebbe un problema.
Tuttavia…
… cosa succederebbe se tu, mentre imparavi a guidare la macchina, ti fossi “abituato male” con lo scambio frizione-acceleratore per partire?
Te lo dico io: nel tempo, la frizione si brucia. Ma te n’accorgi solo quando la frizione gratta o le marce non entrano bene.
In altri termini, l’automazione dei movimenti è una cosa positiva per noi nella misura in cui ci siamo abituati a muoverci “bene” e senza far danni.
Come puoi ben capire, ripetere più volte e in maniera automatica dei movimenti sbagliati e dannosi – ai quali non diamo la dovuta attenzione, perché sono diventati abitudinari – a lungo andare causa danni.
Nel caso della guida, bruci la frizione…
… nel caso della strana abitudine di cui sto per parlarti, finirai per muoverti con passo incerto, spalle curve, una mano che ti agguanta la schiena e lo sguardo verso il terreno, con danni permanenti in termini di postura e scarse abilità di movimento.
Vediamola insieme.
Se credi che CAMMINARE sia “una passeggiata” e ti hanno convinto che “fa bene alla salute”… ho una brutta notizia per te
Ci si abitua fin da piccoli a camminare. Anche se non ce lo ricordiamo, lo abbiamo visto con i nostri figlio, nipoti, o figli d’amici. Prima era difficilissimo camminare su due piedi.
Servivano parecchi minuti per passare da stare gattoni a stare in piedi. Quando ti facevano camminare da un genitore all’altro, era un bel problema. <<Vai, vai da mamma!>>. Eh. Facile a dirsi. Maledetti.
Serviva un quarto d’ora per fare 10 passi.
Col passare degli anni, camminare diventa un’abitudine. Una cosa facile da fare. Una di quelle cose “no brainer”, ovvero che non richiede grandi sforzi di pensiero per poterla fare.
Voglio dire… chi ha mai messo in dubbio che il suo modo di camminare può essere sbagliato? Nessuno, eh?
Il punto è: sei DAVVERO sicuro di esserti abituato a camminare in maniera corretta?
Attenzione: se uno riesce a camminare e arrivare da casa tua al bar NON significa che sa camminare in maniera corretta. Significa solo che riesce ad arrivare sulle sue gambe da casa al bar.
Nel caso in cui la camminata e la postura fosse scorrette, camminare potrebbe non fare così bene alla salute.
Genericamente parlando siamo d’accordo: dottori, istruttori in genere, maestri, parenti e amici sostengono da sempre che camminare fa stare meglio.
E anche io la penso esattamente in questo modo. Camminare fa davvero bene. Ma è una di quelle azioni che fa bene SOLO se cammini in modo corretto.
Se cammini nel modo sbagliato non solo non “fa bene” come intende la maggior parte della gente, ma può diventare la causa di patimenti, dolori cronici esasperanti e – nei casi peggiori – patologie invalidanti.
Come fai a sapere se stai camminando nel modo sbagliato?
Dal momento in cui metti a terra i piedi dal letto e fino a quando non ti ristendi per andare a dormire, stare in piedi e camminare sono le azioni più comuni che compi durante la giornata.
Visto il tempo che passiamo sui nostri piedi, diventa fondamentale assicurarsi di camminare nella maniera corretta ed evitare di dare vita o peggiorare dolori articolari di ogni tipo (mal di schiena in primis).
Prova a pensare alla persona più anziana in famiglia, quella che 99 su 100 cammina un po’ dolorante e debilitato. Non è che <<È fatto così>>, no. È che per tutta una vita ha camminato ed è stato in piedi in un determinato modo che è diventato così.
Nel tempo si è abituato a camminare in un certo modo, e i suoi movimento hanno modificato la sua postura e la sua forma muscolare.
Il problema?
È molto difficile accorgersene per tempo e, al contempo, è difficile che una persona agisca nonostante si accorga che qualcosa non va.
Pensa a quelli che, per esempio, camminano con le punte dei piedi in fuori (i famosi “piedi a papera”), oppure con le punte in dentro. Pensa a chi ha il piede supinato (chi si appoggia sulla parte dietro ed esterna del piede). Pensa a quelli che hanno il “piede equino”, ovvero non alzano i piedi ma li trascinano.
Di alcuni puoi accorgertene subito. Il piede supinato puoi vederlo controllando la suola di un paio di scarpe che ti metti spesso (se la parte esterna posteriore è più consumata del resto della suola, probabilmente hai il cosiddetto “piede supinato”).
Di altri non te ne accorgi facilmente, come il piede piatto, e serve una visita specifica.
Ciò detto, quando per ti viene fatto presente che magari “cammini a papera”, cosa succede?
O parti con un <<Lo so, lasciatemi in pace>>. O l’evergreen <<Ma non è vero!>> cambiando immediatamente andatura.
Sai cosa succede quando cambi andatura? Stai male. Devi pensare a camminare così. Ti sembra di essere tornato alle prime lezioni di guida. E dato che mentre cammini il cervello non può concentrarsi su come metti i piedi, finisce che piano piano torni a camminare come facevi prima.
Il cervello si limiterà a compensare le cattive abitudini di equilibrio che hai sviluppato durante la tua crescita.
A meno che non arrivino fattori esterni a dirtelo, se hai dei difetti di equilibrio, postura o camminata, non te ne accorgi
Il tuo corpo si è abituato ad un certo movimento. La tua mente si è abituata ad inviare quegli impulsi necessari alla parte meccanica del tuo corpo per farti rimanere stabilmente in piedi nonostante gli errori.
Come guidare una macchina. Arriva un momento in cui stare in piedi diventa automatico e non pensi più al “come” stai in piedi – a prescindere che tu lo faccia bene o meno.
Solo che una scorretta postura eretta o dei movimenti sbagliati durante la camminata possono avere conseguenze GRAVI sulla tua salute, trascinandoti in un inferno di dolori come:
- mal di schiena cronico;
- metatarsalgia;
- tallonite;
- lombalgia;
- sciatalgia…
Dimmi, ti è mai capitato di sentirti la schiena bloccata all’improvviso? Quel dolore che come provi a muoverti salti per aria come se ti dessero una coltellata e ti chiedi come sia possibile che faccia così male dal nulla?
Hai da fare mille cose, quindi riduci questo problema ad una “fatalità” che in quel momento il caso abbia scelto te per farti ingiustamente soffrire. Quindi ti imbottisci di medicine e vai avanti.
Ma la maggior parte delle volte questo mal di schiena non è altro che la conseguenza diretta delle tue ripetute camminate “sbagliate” e ai continui dolori ignorati nel tempo.
Lo so. Avresti voluto fare una visita quando hai avvertito il campanello d’allarme.
Ma ti capisco.
Probabilmente sei una persona che mette sempre gli altri prima di sé. Difficilmente ti concedi del tempo per la TUA salute, credendo che non sia così importante. Per questo rimandi o dimentichi di fare qualcosa. Devi gestire altri innumerevoli impegni.
Rispettare orari di lavoro e fare qualche straordinario per un guadagno extra. La casa da portare avanti. Magari i bambini da accompagnare a scuola e ai corsi pomeridiani… insomma, hai una vita.
Purtroppo però, ignorare questi segnali adesso nella maggior parte dei casi significa stare molto, MOLTO peggio in futuro.
E a quel punto… chi si prenderà cura degli altri se sarai bloccato da dolori lancinanti alla schiena?
Dall’essere la persona su cui tutti contano per la sua affidabilità, finisci imprigionato in un corpo dolorante per giorni, se non settimane, mentre tenti di cacciare via il dolore con siringhe che quando le fai bruciano come il sale su una ferita e usano il tuo fegato come un sacco da boxe.
Purtroppo questo ti getta nello sconforto, e impiegherai ancora più tempo per riprenderti – questo perché uno stato di cattivo umore viene trasformato in altro dolore fisico attraverso degli impulsi che la mente invia al resto del tuo corpo (quando si dice “somatizzare”).
E a malincuore, devo avvertirti che questo cattivo circolo vizioso non finirà tanto facilmente.
I tuoi peggioramenti fisici continueranno a stringerti fino a lasciarti segni che non potrai più cancellare
Eh già.
I mali non vengono da soli.
In questo caso parliamo più di causa-effetto che di destino, perché camminare male porta inevitabilmente ad avere una scorretta postura che ti porta principalmente ad una costrizione dei nervi.
E cosa succede quando si ha una postura scorretta e una colonna vertebrale che non è più allineata per contrastare correttamente la forza di gravità mantenendo la sua posizione, forma e funzione originarie?
Esatto.
Torniamo all’esempio del palazzo che faccio molto spesso ai miei pazienti. Fai finta che l’essere umano sia un palazzo e la spina dorsale sia il pilastro portante.
Se i pilastri portanti di un palazzo non sono perfettamente dritti e robusti, il palazzo poco a poco inizierà a crollare a causa della forza di gravità che lo schiaccia inesorabilmente verso il basso.
Il pilastro si piegherà proprio come la tua schiena che, piegandosi, comincerà a fare pressione sui tuoi nervi.
Inizialmente ti darò solo fastidio come quando ricevi forti pizzicotti sulle braccia. Nel tempo questo problema si trasformerà in uno (o tutti) i difetti permanenti che trovi nell’elenco qui sotto – ben lontano dall’essere completo:
- spalle arrotondate: inarchi le spalle in avanti senza volerlo (le spalle a gruccetta);
- collo/testa in avanti: sembrerà che tu voglia sempre spiare una conversazione o fare il ficcanaso;
- inclinazione pelvica anteriore: la tua postura suggerirà in ogni momento a chi ti stai intorno che stai per chinarti. Anche se non è vero;
- spalla elevata: arriverai ad avere una spalla più alta dell’altra di diversi centimetri;
- dita dei piedi a martello: le dita dei piedi rimangono sempre piegate…
Sarà una condizione permanente.
Ma questo NESSUNO te lo aveva mai spiegato prima così da evitarti un futuro simile.
NESSUNO ti ha ma detto che le cattive abitudini posturali vanno corrette da piccoli perché, arrivato alla soglia dei 30 anni e andando oltre, il fisico comincia a deformarsi in maniera irreversibile condizionando la tua vita quotidiana.
E non si limitano a causarti danni fisici così fastidiosi da pregare di sentirli sparire per sempre… ma fanno danni anche in termini emotivi che si ripercuotono con violenza sulle tue relazioni.
Da uno studio pubblicato sul Journal of Experimental Social Psychology, condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Toronto e Southern (Bohns e Wiltermuth, 2012) è stato scoperto che i difetti posturali conducono ad un cambiamento emotivo degradante.
Cosa significa?
Significa che a causa di una cattiva abitudine posturale cominci a soffrire di dolori lancinanti che non riesci ad eliminare definitivamente e questo ti porta a diventare irascibile, nervoso, triste e inconsapevolmente depresso. Anche se non vorresti.
La tua mente modifica il livello di sopportazione emotiva in base al livello di dolore che stai provando
È come se ogni giorno prendessi uno schiaffo prima di parlare con tuo figlio o con il tuo amore. All’inizio sopporti e vai avanti. Alla lunga il nervoso prende il sopravvento e finisci per scaricare tutto l’accumulo precedente su di loro.
Questa sofferenza porta ad un atteggiamento negativo nei confronti della vita privandoti dei piaceri quotidiani più semplici
Questa condizione di disagio quotidiano porta in modo rapido ad una vita difficile e insoddisfacente.
Sembra impossibile, ma le cose potrebbero addirittura andare peggio.
Come reazione a questi eventi dolorosi, la tua mente intaccherà i livelli di cortisolo e testosterone che produci – due degli ormoni che regolano lo stress e l’aggressività dell’uomo.
La dottoressa Amy Cuddy, studiosa di psicologia statunitense diventata famosa nel 2012 proprio per le sue ricerche, spiega che il tipo di postura definisce il modo stressato o aggressivo di affrontare le proprie giornate.
Una condizione fissa di postura scorretta, dice la dottoressa Cuddy, “intacca il sistema circolatorio venoso”.
Di conseguenza il corpo, stimolato dalla mente, produce quantità instabili degli ormoni dello stress(cortisolo) e dell’aggressività (testosterone).
È una catena di causa-effetto invisibile con effetti tutt’altro che invisibili.
Camminare male ti fa arrivare ad una postura scorretta… di conseguenza la postura scorretta ti induce a difetti fisici permanenti… che di conseguenza fanno produrre al tuo corpo più ormoni dello stress e dell’aggressività, influenzando negativamente la tua quotidianità, rendendola cupa e grigia come quelle brutte giornate di pioggia invernali.
Fortunatamente, non è questo il futuro che riservo ai lettori dei miei articoli.
E TU, amico mio, sei uno di questi.
Ecco la chiave di volta che sosterrà (letteralmente!) le tue giornate con spensieratezza SENZA doverti più preoccupare di postura scorretta, camminata sbagliata e mal di schiena
La chiave di volta era una pietra lavorata per metterla in cima ad un arco o di una volta in pietra e scaricare ai lati il peso sostenuto dall’arco, evitando così che questo si spezzasse.
Era la soluzione più all’avanguardia nell’epoca romana per evitare che gli edifici costruiti crollassero su se stessi per via della forza di gravità che schiaccia tutto e tutti verso il suolo.
Oggi, proprio come allora, esiste una chiave di volta più all’avanguardia in assoluto per evitare che la tua schiena si pieghi su se stessa, assicurando stabilità alla tua colonna vertebrale e rimettendola nella sua posiziona originaria in modo automatico.
La chiave di volta per dire addio al tuo mal di schiena si chiama Plantare Perfetto, che gode del meccanismo brevettato creato apposta per eliminare alla radice quei dolori che non sopporti più!
Non stiamo parlando di un plantare qualsiasi o di uno su misura “classico” prescritto dall’ortopedico ordinario.
Plantare Perfetto è l’unico ad avere un meccanismo brevettato che gli permette di adattarsi al millimetro alla posizione dei tuoi piedi per darti l’equilibrio ottimale, una posizione dei piedi perfetta e una postura da 10 e lode.
Il suo meccanismo corregge progressivamente la postura partendo dai tuoi piedi, liberandoti per sempre dalle scorrete abitudini posturali – con buona pace della tua mente.
Immagina quanta SERENITÀ proveresti senza quelle coltellate alla schiena che sembrano non finire mai. Quanto sarebbe FACILE e per nulla stressante compiere quei gesti che fino a qualche anno fa riuscivi a fare senza fatica. Pensa quanto sarebbe STRAORDINARIO se i tuoi familiari tornassero a parlare con te, vedendoti finalmente meno scontroso a causa dei dolori che ti affliggevano. Saresti di nuovo il loro EROE.
Con l’addio ai dolori e alle soluzioni che non funzionano e ti demoralizzano ancora e ancora, ti sentirai nuovamente in pace con te stesso, padrone del tuo corpo e della tua vita.
Sono già oltre 200 le persone che si sono affidate a Plantare Perfetto.
Come la Dottoressa Laura Gomez, che si occupa di educazione posturale. Grazie a Plantare Perfetto ha curato il suo problema di mal di schiena e l’infiammazione che aveva al tendine d’Achille. E adesso (come puoi vedere in questo video ==> https://www.youtube.com/watch?v=2PQe4rRY8Mo) consiglia Plantare Perfetto anche a tutti i suoi pazienti.
Sarai tu il prossimo a curare definitivamente il suo mal di schiena grazie a Plantare Perfetto?
Ti basterà indossarlo nelle tue scarpe e affrontare le tue giornate come se niente fosse.
Sarà il tuo nuovo Plantare Perfetto ad eliminare le abitudini scorrette senza che tu debba impegnarti a ricordarti di stare dritto, non poggiare i piedi in maniera sbagliata ecc…
La tua ritrovata postura sprizzerà salute, forza e sicurezza di te che i tuoi amici e colleghi di lavoro non potranno fare a meno di notarla ed esserne conquistati.
Una volta detto addio al mal di schiena ti verrà più naturale sorridere, suscitando ammirazione e un pizzico di invidia per il tuo benessere fisico e mentale riconquistato.
Riuscirai a dedicare tutto il tempo che vuoi ai tuoi hobby, senza stancarti mai di stare in piedi e senza dover pagare qualche ora di divertimento con quei dolori ingiusti che ti avevano allontanato dalle tue passioni.
Non rimandare ulteriormente la conquista della tua serenità. Il corpo è TUO. Sei tu a decidere se deve stare male oppure no.
Se la tua decisione coincide con la mia voglia di aiutarti, compila il breve modulo con i tuoi dati cliccando qui [->modulo di contatto per consulenza gratuita], e assicurati una consulenza GRATUITA.
Ti aspetto in studio,
Andrea Dametto