Il dolore alla schiena non solo è uno dei dolori più intensi e invalidanti che una persona provare, ma è anche uno dei più diffusi nel mondo intero.
Come affermato dal Gsk Consumer Healthcare dopo uno studio condotto su 19 mila adulti in 32 paesi, 6 persone su 10 soffrono di mal di schiena ogni settimana.
Se anche a te il mal di schiena da il tormento, sai di cosa sto parlando. È come avere un coltello ficcato nella schiena che si rigira continuamente. Hai l’impressione di sentirti lacerare i muscoli. Come se la tua spina dorsale venisse infilata in un frullatore.
Magari ricordi ancora il primo attentato alla tua schiena, intorno ai 30 anni. Un singolo episodio di dolore. Così lancinante e così intenso da renderti quasi impossibile andare a lavoro o fare qualsiasi altra cosa.
Da lì, un continuo di attacchi al tuo benessere.
Eh già. Perché il mal di schiena, purtroppo, non viene una volta sola. Il primo attacco è un semplice avvertimento del fatto che non te ne libererai mai più.
Infatti, come dichiarato anche dal JAMA International Medicine, il rischio di recidività del mal di schiena oscilla tra il 24 e l’80% nel giro di un anno dall’episodio.
Cosa significa?
Significa che fino a 8 volte su 10, dopo il primo mal di schiena ne subisci un altro entro un anno.
Va da sé che più il tempo passa senza intervenire, più gli attacchi diventeranno presenti nella tua vita.
Dapprima un volta ogni 3-4 mesi… per arrivare a colpirti fino a 2 volte a settimana – questo perché, come afferma Michele Romano, fisioterapista e direttore tecnico di ISICO, dopo un episodio di mal di schiena, alcuni muscoli si rimpiccioliscono e diventano meno veloci nel reagire agli stimoli.
Ma ora voglio rispondere a una domanda che probabilmente ti starai ponendo: <<E quei 4 italiani su 10 che non soffrono di mal di schiena, non ne soffrono perché sono fortunati?>>
Assolutamente no.
Semplicemente non si sono preoccupati di curare il mal di schiena, ma di prevenirlo quando era ancora evitabile.
Tra tutti i metodi esistenti per trattare il problema, il più popolare (e il più costoso) è senz’ombra di dubbio il fisioterapista.
Purtroppo però, questo trattamento porta solo un sollievo temporaneo poiché non va a lavorare sulla causa, ma solo sul sintomo.
Infatti, a meno che il tuo mal di schiena non nasca da una botta o una caduta, il fisioterapista può intervenire solo per placare il dolore per qualche giorno.
Ma dopo qualche giorno… il dolore ritorna.
Ecco la causa principale da cui nasce il dolore alla schiena – e come liberartene alla radice
La causa principale da cui nasce il dolore alla schiena infatti è di tipo posturale. Detto in altri termini, tutti quei dolori alla schiena che senti sono dovuti ad uno scorretto comportamento posturale.
Stai seduto alla scrivania “male”. Stai seduto sul sedile della macchina “male”. Stai sul divano “male”. Stai su una qualsiasi sedia “male”, e via discorrendo.
La parte peggiore?
A te non sembra di essere storto quando stai a sedere, perché sei comodo così come stai.
Questo succede perché il tuo corpo si è abituato nel tempo ad una certa posizione (storta), e sta comodo in quella posizione (storta).
Anzi, addirittura stai scomodo se provi a metterti dritto e sederti in maniera corretta!
Provaci se non ci credi. Mettiti dritto. Raddrizza schiena e spalle e continua a leggere. Senti che stai veramente scomodo, eh? E che è faticoso mantenere questa posizione?
Perché ormai il tuo corpo è abituato a stare comodo in una posizione sbagliata. E in maniera silenziosa ed inesorabile, ha compromesso nel tempo la tua postura e la tua salute, facendotene accorgere troppo tardi.
E il mal di schiena non è l’unico problema che si porta dietro una postura scorretta…
Ci sono infiniti sintomi che possono comparire in presenza di scompensi posturali. Una postura sbagliata può causarti nausea.
- Cefalea.
- Dolori muscolari cronici.
- Disturbi di respirazione.
- Problematiche di tipo urologico, ginecologico e viscerale.
- Calo della vista.
- Dolori dentali.
- Labirintite.
- Problematiche circolatorie.
- E mi fermo qui, altrimenti facciamo notte…
Piuttosto, voglio farti notare un particolare più importante che ti aiuterà a comprendere meglio la vera natura del dolore posturale alla schiena – e non c’è miglior medicina di partenza della profonda conoscenza del problema.
Rifletti con me:
Ti sei mai chiesto perché il dolore alla schiena colpisce raramente le persone al di sotto dei 20 anni?
C’è una metafora che uso spesso per spiegare questo concetto ai pazienti che vengono a trovarmi in studio.
Gli dico sempre così: immagina l’essere umano come se fosse un palazzo, e la spina dorsale come i pilastri portanti. Se i pilastri portanti non sono perfettamente dritti e robusti, il palazzo poco a poco inizierà a crollare a causa della forza di gravità che lo schiaccia inesorabilmente verso il basso.
Questo è esattamente ciò che succede anche alle persone: anni e anni di postura scorretta portano gravi danni alla schiena, che solitamente si manifestano con dolori dopo i 30 anni (complice anche l’inizio della carriera lavorativa, sia essa alla scrivania, spostare materiali pesanti o assumere posizione scomode tutti i giorni).
Un fisioterapista che mette le mani su una schiena in queste condizioni è come un imbianchino che passa l’intonaco sulle crepe dei pilastri portanti. Il palazzo sembrerà tutto ad un tratto meno decadente per qualche giorno… ma se non si provvede a raddrizzare in modo preciso e definitivo i pilastri che lo sorreggono, è solo questione di tempo prima che crolli su se stesso.
Per continuare la metafora: sai da cosa dipende la robustezza di un palazzo?
Esatto: dalle fondamenta.
E dimmi… riesci ad immaginare quali sono le “fondamenta” degli esseri umani?
Esatto.
I piedi.
Questo è il motivo per cui quando hai problemi di schiena e ti rivolgi ad un fisioterapista con la testa sulle spalle che conosce i limiti del suo lavoro, ti consiglierà una terapia basata sull’utilizzo dei plantari.
L’altra faccia della medaglia dei plantari posturali “classici”
Se non ne hai mai sentito parlare, un plantare posturale è una “soletta speciale” che viene messa nella scarpa.
Ha il compito di stabilizzare l’appoggio, permettendo una distribuzione uniforme del peso corporeo su tutta la pianta del piede.
In questo modo compensa – e cura, se fatto bene – uno scorretto appoggio del piede e, di conseguenza, sistema l’instabilità posturale.
Tuttavia esiste un grosso problema che raramente vedo affrontato nel mondo della podologia.
Un problema ENORME dei plantari che si trovano sul mercato, e che compromette la cura delle persone che se ne procurano un paio per curare la propria postura:
I plantari venduti sul mercato NON SONO EVOLUTIVI
Perché questo dovrebbe essere un problema?
Pensaci.
Tu vai a farti fare dei plantari. Te ne danno un paio. E li indossi.
Durante il processo per abituarsi del tutto a distribuire uniformemente il peso del corpo correggendo la tua postura, il tuo piede subisce dei micro cambiamenti.
Il plantare che hai ai piedi NO.
Cosa significa questo per il tuo mal di schiena?
Facciamo finta che esistano delle fasi secondo cui un piede subisce 50 micro-cambiamenti dall’inizio della terapia, che chiameremo “fasi”.
La fase 1 è all’inizio, quando il problema è all’apice e decidi di prendere dei plantari. La fase 50 è quando te li togli, perché hai finito la terapia.
Il plantare ti viene prescritto quando sei alla Fase 1. Il piede, una volta indossato il plantare, nella pratica dovrebbe passare alla fase 2, poi 3, poi 4 e, un passo alla volta fino alla completa guarigione.
Il problema è che il plantare sarà sempre costruito per curare un piede alla Fase 1!
Questo significa che mentre i tuoi piedi tenteranno di evolversi, il tuo plantare sarà impostato per correggere un piede che non è più il tuo.
Il tuo piede dovrà sforzarsi e faticare per adattarsi al plantare in maniera sempre più gravosa, stancante ed impegnativa, compromettendo i risultati della terapia stessa.
Come se non bastasse:
- se per una terapia corretta dovresti cambiare plantare ad ogni micro-cambiamento del tuo piede, quindi diciamo una volta alla settimana (fino a 38 settimane, in relazione alla gravità della situazione)…
- … e se un plantare su misura costa circa 150 €…
- … finiresti per spendere un patrimonio.
Facciamo un po’ di matematica veloce? Allora, 150 € per 38 settimane fanno 5.700,00 € per ottenere dei risultati degni di nota.
Arrivati a questo punto abbiamo capito che la cura per la propria postura parte dalle fondamenta del corpo umano, ovvero dei piedi.
Ma abbiamo anche visto che usando i plantari posturali “classici”, dovresti dissanguare il tuo conto corrente, avere un sacco di tempo a disposizione per recarti dal podologo ogni settimana e sottoporre i tuoi piedi (e la tua “riabilitazione”) ad una tortura, più che a una terapia.
Ecco perché è normale domandarsi se esista una qualche alternativa in merito.
Ebbene, sei estremamente fortunato.
Non solo quest’alternativa esiste. Ma potrebbe perfino finire nelle tue mani, dato che è giàarrivata in Italia.
Plantare Perfetto è l’unico plantare al mondo che evolve insieme al tuo piede
Al contrario dei plantari posturali “classici” che non si evolvono con il tuo piede, e dovrebbero essere sostituiti una volta alla settimana per un periodo di quasi 40 settimane…
… Plantare Perfetto è l’unico plantare che NON è stato pensato per adattarsi al tuo piede, ma per far adattare il tuo piede al plantare
Grazie al suo sistema brevettato, Plantare Perfetto ti accompagnerà verso il miglioramento postulare di settimana in settimana SENZA bisogno di cambiarlo!
Potrai anche evitare di spendere migliaia di euro per dei Plantari su misura che ti durano una settimana per poi essere buttati via.
Com’è possibile tutto questo?
Grazie al suo “Sistema di Regolazione” pensato per darti la postura perfetta in base all’evolversi della tua situazione specifica.
Sai, mi piacerebbe molto mostrarti nel dettaglio i particolari del mio brevetto. Non lo farò per un motivo semplice: non voglio che questo sistema venga rubato e riprodotto “male” da altre case produttrici di plantari.
Dico “male” perché, essendo brevettato, non potrebbero copiarlo alla perfezione. Dovrebbero cambiare qualcosa per poterlo riprodurre senza infrangere la legge.
Ma cambiare anche un aspetto apparentemente insignificante del plantare vuol dire compromettere il sistema che lo rende il plantare perfetto per la risoluzione del mal di schiena.
Potrebbe venire fuori un plantare simile, che però fa danni anziché curare le persone.
E non è il futuro che sogno per coloro che soffrono di mal di schiena.
Se non vuoi credere alle mie parole perché pensi che sono un po’ troppo di parte (e perché non posso darti tutte le informazioni relative al brevetto di Plantare Perfetto) non farlo.
Per il bene della tua schiena e della qualità della tua vita, tutta via, che ne dici di credere alle parole di Giorgio Carestiato, un perfetto sconosciuto che si è limitato a provare Plantare Perfetto dopo aver provato per anni svariati tipi di plantari “classici” senza mai ottenere risultati concreti?
Ora, le strade davanti a te sono due:
- puoi continuare a buttare dalla finestra i tuoi soldi e il tuo tempo in soluzioni che tamponano il dolore ma non risolvono il problema alla radice (come ad esempio le sedute dal fisioterapista e plantari “classici”)…
- … o puoi liberarti una volta per tutte dal mal di schiena.
Se hai scelto la via numero due, allora Plantare Perfetto è ciò che fa al caso tuo.
Lavorerà al tuo posto per mettere K.O. i dolori che ti perseguitano, facendo sparire una volta per tutte il tuo mal di schiena.
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Ti aspetto in studio,
Andrea Dametto