Come può un oggetto di uso così comune come una sedia, diventare il peggior nemico della tua schiena?
Come è possibile che l’oggetto forse più comune nelle nostre case possa renderti quasi disabile?
Come…
Potrei fare una lista di “come” per girare un po’ intorno al problema prima di presentarti quella che, a tutti gli effetti, è davvero una triste realtà.
Ossia che la sedia che utilizzi per la maggior parte del giorno, sia essa quella del tuo ufficio da impiegato, in cui batti furiosamente ai tasti del computer, immerso in una nuvola di stress che sembra oppure quella sopra cui trascorri il tuo ozioso tempo da pensionato, fra hobby ludici e letture impegnate, potrebbe essere il peggior nemico della tua schiena.
E, pensa un po’, se non fossi finito qui, non ne avresti saputo niente.
Ma oggi, fortunatamente è il tuo giorno fortunato e puoi scoprire come fare per salvaguardare la tua spina dorsale e la tua postura.
Perché vedi,
Forse non lo sai ma circa 15 milioni di italiani soffrono di mal di schiena.
Nel 90% dei casi, il cosiddetto “mal di schiena” colpisce la zona lombare (forse ci sarà una correlazione con il fatto che è la più esposta a sollecitazioni di qualunque tipo? Chissà… ) e nel restante 10% abbiamo a che fare con un problema dorsale.
Tu sei lì, bello tranquillo che ti fai i fatti tuoi e, di colpo, TRACK!: arrivederci schiena, ciao.
Forse non ci hai mai pensato ma una sedia, per quanto ergonomica, per quanto dotata di tutti i comfort, per quanto disegnata dal “miglior sediologo dell’Universo” e realizzata con materiali 3.0 “nature friendly” tanto da far impallidire i vertici dell’Organizzazione Mondiale dello Sviluppo Sostenibile, può diventare il tuo peggior nemico se non la utilizzi nel dovuto modo.
Ma non è la sedia in sé, il problema.
Magari non te lo ha mai detto nessuno prima ma una delle più grosse responsabili delle maledizioni che lanci è proprio la posizione errata che mantieni quando sei seduto a fare qualcosa.
E, indovina un po’?
Spesso è chi lavora al computer ad avere problemi, perché stare ad una scrivania più ore nell’arco di una giornata contribuisce a far mantenere una postura talmente scorretta che se la schiena fosse un arbitro di calcio, fischierebbe rigore in men che non si dica.
Ti basti pensare che, secondo i dati dell’European Foundation for the Improvement of Living and Working Conditions,
Ben un lavoratore europeo su quattro si ritrova a combattere con questo problema
Lo so che quello che sto per dire potrebbe farmi sembrare un moderno cavernicolo, ma il computer è proprio il Demonio, per quello che riguarda la tua schiena.
No, non sto pensando a situazioni in cui la tua spina dorsale si trova collegata ad cervellone cibernetico come se tu fossi nel film Matrix, e dovessi combattere per liberare il mondo.
Il problema non è il computer in sé ma la postura che sei costretto a mantenere, quando ti siedi alla scrivania per utilizzarlo. E quando mantieni questa postura scorretta per ore ed ore, durante la giornata, ti ritrovi – di colpo – a giocarti completamente l’elasticità della spina dorsale.
Perché anche se la nostra colonna vertebrale è stata “progettata” per flettersi e piegarsi come tutte le nazionali di ginnastica artistica del mondo insegnano, è anche vero che una postura sbagliata, mantenuta a lungo, può causare dei danni a volte irreparabili.
Ok, ormai ho nominato così tante volte la parola “postura” che forse ti sarà venuta a noia.
Ma vorrei che tenessi a mente quello che sto per dirti adesso.
- Hai mai avuto dei dolori alla cervicale?
- Nella zona lombosacrale?
- Alle spalle?
- Alle mani?
Vediamo se riesco a leggerti nel pensiero: certamente, sì.
Beh, SORPRESA!
Tutti questi dolori potrebbero derivare da problematiche relative ad uno squilibrio della tua postura.
E quindi? Cosa fare?
Per prima cosa, devi stare attento alla postura che assumi quando ti siedi a lavorare.
– “Eh, grazie… “
Ti ho sentito, sai?
Lo so che può sembrare che io abbia detto una ovvietà ma rispondi sinceramente: stai mai davvero attento a come ti siedi, mentre lavori?
Credi di sì?
Ok, allora ti sfido a fare un semplice test!
Domani siediti alla tua scrivania come se niente fosse, come se fosse un giorno qualunque. Ma stavolta, prima di iniziare il tuo lavoro, prendi il tuo cellulare e metti un timer da 20 minuti e poi mettiti sotto a fare ciò che devi.
Quando quel timer suonerà immobilizzati immediatamente: BLOCK!
Come se un raggio di ghiaccio ti facesse diventare una statua. Come se diventassi un pupazzo di neve a dicembre.
Bene, adesso poni attenzione a come sono messe le tue braccia, a come stai tenendo il collo, a come hai curvato la tua spina dorsale e rispondi sinceramente alla mia domanda: pensi che quella che hai sia la postura corretta?
No, vero?
La postura corretta, quanto ti siedi alla scrivania, è fatta in una maniera ben precisa:
- Spalle rilassate
- Schiena diritta e ben poggiata allo schienale della sedia
- Pianta dei piedi ben poggiata sul pavimento
- Mento ben distante dal collo (per favorire la respirazione e non mettere in tensione la cervicale)
Sento ancora quella vocina…
– “Cosa c’entrano le spalle rilassate?”
Ma lo sai che dei davvero un curiosone?
Va bene, visto che sei qui e mi stai leggendo, allora te lo spiego subito.
Tenere le spalle rigide, come la maggior parte delle persone che si siedono a lavorare al pc, crea un’onda di rigidità che – come un maremoto – si propaga per tutto il corpo causando tensioni muscolo-scheletriche che ti conceranno per le feste se non fai qualcosa in tempo.
Vuoi che sia più preciso su ciò a cui vai incontro?
Ti accontento subito:
- Sindrome da Tunnel Carpale
- Tendiniti
- Irrigidimento della cerniera lombo-sacrale
- Tensioni muscolari
Lo so, lo so: sembra un quadro davvero desolante.
Perché lo è.
Certo, sicuramente hai già sentito che fare qualche minuto di pausa, mentre si lavora, per fare un po’ di ginnastica posturale, qualche esercizio di respirazione, e muoversi un po’ per sciogliere i polsi, le gambe, la schiena ed il collo non può che farti un gran bene.
Sicuramente aiuterebbe ed è un ottimo consiglio.
E’ innegabile.
Sarebbe stupido da parte mia dirti il contrario, e poi non ho nessuna intenzione di scherzare sulla tua postura e sui tuoi dolori.
Non sono il tipo.
Quindi toglimi una curiosità…
Mentre sei in ufficio, con tutto quel lavoro arretrato, con il capo che ti stressa perché sei in ritardo con le consegne ed il livello di stress che si è alzato quasi quanto il PIL della Cina, quante volte Figliolo?
Quante volte hai avuto modo di sdraiarti sul pavimento, chiudere gli occhi, iniziare a respirare ritmicamente e contrarre e poi rilassare i muscoli addominali per scaricare il peso dalla schiena?
Quante volte hai potuto fare come quel tuo amico che va dal famoso massaggiatore che, a sentir lui, lo rimette a posto e come nuovo, ogni volta ma deve comunque aspettare settimane per avere un appuntamento?
E poi, fra un appuntamento e l’altro, che succede? Come va la schiena? Tutto bene?
Quante volte hai dovuto imbottirti di antidolorifici per riuscire a tirare avanti, magari infilandoti anche un bel busto che “non si sa mai”, finendo per muoverti come un cavaliere medievale alla giostra del Saracino? Che poi, quando ti va bene, l’antidolorifico puoi assumerlo per via orale ma ho visto persone che, a furia di iniezioni di Muscoril, avevano un sedere peggio di un puntaspilli.
Si sente spesso dire che il mal di schiena si può risolvere, ma si deve anche prevenire.
Nessuno è più d’accordo di me, su questa affermazione, e chi ti dice il contrario è assolutamente folle.
Ricordi? Una vecchia pubblicità, a mio parere fantastica, diceva addirittura:
“Prevenire è meglio che curare!”
E come si potrebbe essere in disaccordo?
Ma c’è un problema…
Purtroppo la prevenzione è la parola italiana dietro cui si nascondono i peggio istinti umani, che partono da “Magari un’altra volta” a “Scusa ma adesso ho da fare…” a “Non sono mica così vecchio da dover pensare a queste cose”.
Tranquillo, le scuse le ho già sentite tutte.
Solo che le scuse sono cose campate in aria, legate più ad un misto di paura e procrastinazione che ad altro.
Il mal di schiena, al contrario, è assolutamente reale, potrebbe colpire in qualunque momento e, quando lo fa, non entra chiedendo permesso
Te lo trovi alle spalle, come il più subdolo dei cattivi cinematografici, che ti blocca e ti lascia lì, dove sei, con il fiato spezzato a chiederti cosa sia successo e quale tornado ti abbia investito.
Quindi, se pensi che puoi aspettare tranquillamente che il tornado ti possa arrivare alle spalle, e che tutto sommato – puoi permetterti di prendere la cosa alla leggera perché ti bastano un busto semirigido, due respiri profondi e tre punturine sul chiappone per rimetterti in piedi come se niente fosse, allora è tutto ok e ti auguro buona fortuna.
Se invece fai parte di quella cerchia di persone che, anche se non hanno ancora motivo di impaurirsi per l’insorgere di dolori pesanti e stordenti, non vogliono correre il rischio di trovarsi “nel posto giusto ma al momento sbagliato”, bloccati ad una scrivania con il fiato spezzato e senza poter più portare a termine il proprio lavoro se non con l’aiuto del Genio della Lampada, allora sarò ben lieto di offrirti una consulenza personalizzata e specifica per le tue esigenze.
Verificherò la tua situazione personale e troverò la soluzione più adatta alle tue esigenze.