L'unico brevetto che risolve 57 dolori articolari e muscolari in modo definitivo e senza interventi

Dolore al collo? Potresti essere vittima della patologia più invalidante del terzo millennio

Sono le 17.15 di una bella domenica di sole.

Sei comodamente seduto sulla tua poltrona preferita e stai leggendo quel libro giallo che stava aspettando da troppo tempo sul comodino perché – come si sa – ormai la vita frenetica che tutti siamo tenuti a vivere non ti lascia il tempo nemmeno di respirare.

Ma oggi, no.

Oggi non vuoi sentire niente e nessuno.

Siete tu, una tazza di the e questa storia che ti sta trascinando con sé, nella Venezia del ‘500, tanto che ti sembra quasi di aggirarti fra le calli e..

BZZZZ BZZZZ…

Un messaggio sul cellulare.

Maledizione, pensavi di averlo spento per stare in pace, almeno oggi, e invece…

Ti sporgi di lato per prendere il cellulare sul tavolino in cui nemmeno ricordavi di averlo appoggiato, lo afferri e stai per portarlo davanti agli occhi quando, d’un tratto, come un fulmine a ciel sereno, una fitta improvvisa – una scossa del Sesto Grado della scala AHIA! – ti colpisce alla cervicale.

“Cosa diavolo sta succ… AHIA!!!”

Improvvisamente dimentichi il Doge, la Serenissima, il the ed anche che oggi è il giorno dedicato al Signore.

Improvvisamente ti ritrovi con un dolore lancinante ed il collo bloccato come se ci avessero attaccato sopra una catena da moto con un lucchetto grande come un melone.

Cosa diavolo sarà mai successo?

Te lo spiego io.

Sei l’ennesima vittima del Flagello del Nuovo Millenio, il famigerato “Tech Neck”

Si tratta di una nuova patologia, nata dall’uso sempre più frequente di cellulari, smartphone e tablet, oggetti che ormai hanno completamente invaso la nostra giornata.

Ok, smarthpone e tablet sono la causa. Ma gli effetti?

È presto detto:

  Infiammazioni e dolori a collo e spalle</li>

  1. Infiammazioni e dolori a collo e spalle
  2. Innaturale pressione sulla spina dorsale
  3. Insorgenza di ernie
  4. Dolori muscolari
  5. Difficoltà respiratorie
  6. Invecchiamento precoce dei tessuti del collo, guance e clavicole

Non ti sembra un quadro clinico desolante?

Eppure questa nuova patologia si sta diffondendo sempre di più, in tutto il mondo

Quasi come fosse un virus sterminatore di un qualche film horror, non sembra conoscere rallentamenti: non solo non accenna a diminuire ma, al contrario, aumenta sempre di più.

Uno studio della London Clinic ha evidenziato che le persone fra i 18 ed i 39 anni sono le più soggette all’insorgenza di questo nuovo flagello, perché arrivano a guardare lo schermo del proprio smartphone fino a 150 volte al giorno!

Il Dottor Christopher Rowland Payne, dermatologo della clinica londinese ha affermato che, negli ultimi 10 anni, questo fenomeno sta diventando un vero problema invalidante per una intera generazione, ed è ovvio che sia così se in pratica passiamo a fare il “pendolo” con il collo, per guardare Facebook e YouTube o per scrivere messaggi, dalle 2 alle 4 ore al giorno.

Ti rendi conto?

Dalle due alle quattro ore.

Ogni.

Santo.

Giorno

Se facciamo velocemente due conti, viene fuori che in un anno passiamo dalle 730 alle 1460 ore in posizione “zombi” con in mano un cellulare, o un tablet.

Non fa impressione?

Dici di no?

Vediamo se detta così, ti sembra meglio o peggio:

È come se passassimo almeno un intero mese all’anno sempre con la testa in quella posizione malefica, che costringe il corpo ad assumere una postura assolutamente innaturale.

È folle.

Ma, come si dice: Non si può fermare il progresso, no?

Pensa che gli effetti nefasti della Neck Tech sono diventati talmente impressionanti che persino un grande nome della cosmesi mondiale – Yves Saint Laurent – ha creato una crema specifica contro l’invecchiamento precoce delle parti colpite da questa patologia.

Non mi credi? Si chiama Forever Youth Liberator Y-Shape Concentrate.


Ma io non sono qui per parlarti di cosmesi, quindi lasciamo Yves Saint Laurent a fare il suo lavoro ed io torno al mio, ti va?

Ti darò un dato a cui forse non hai mai pensato:

Hai idea di quanto pesi la tua testa, sul collo?

Forse non lo sai, ma il tuo collo sopporta, normalmente, circa 6 chili di peso

Ebbene sì, una testa umana – anche quella del tuo antipatico vicino di casa – pesa così…

Ma ogni volta che pieghi in avanti collo e spalle, magari per rispondere dal tuo smartphone a quell’importante email che non poteva aspettare oltre, o per guardare quel video tanto simpatico che ti hanno mandato, il peso percepito sulla tua colonna aumenta sempre di più.

E più ti inclini, più pesa. Sino a raggiungere livelli vertiginosi.

Mi credi se ti dico che una postura scorretta può sviluppare un carico sul collo superiore ai 20Kg?

Un peso che, in condizioni critiche, può diventare questi insopportabile per la tua povera e malandata schiena.

Condizioni critiche come quelle in cui ti trovi in questo momento.

Cosa poter fare quando non riesci quasi a respirare dal dolore?

Come combattere questa infida patologia dal nome tanto tecnologico, ma dal dolore così sordo e fastidioso che potrebbe tranquillamente sembrare un frullatore appoggiato alla tua cervicale?

Hai presente quando arriva il 31 dicembre e tutti, ma proprio tutti noi, iniziamo a pensare ai buoni propositi per l’anno nuovo?

  1. Mettersi a dieta
  2. Risparmiare più soldi
  3. Essere più buoni
  4. Non insultare nessuno alle riunioni di condominio
  5. Fare più attività fisica

E tanti e tanti altri, sino a riempire fogli interi di buoni propositi e farci sentire, finalmente, in pace con la coscienza.

Un sacco di miei amici si mette giù, ogni fine anno, con pennarelli e fogli colorati a strutturare piani per l’anno nuovo.

Magari lo fai anche tu.

Beh, sai che succede a tutti questi piani così dettagliati da sembrare quasi quello creato dalla C.I.A. per catturare Bin Laden?

Che al 15 di febbraio già una buona metà è andata a farsi friggere, perché non sono stati seguiti minimamente.

Troppi casini, troppi dettagli, troppi cambiamenti tutti insieme.

E’ già difficile cambiare una abitudine alla volta, figuriamoci 6 o 7 tutte insieme.

Quindi, come spesso succede, si vuol cambiare tutto e si finisce per non cambiare niente.

Sembrerebbe quasi una citazione del Gattopardo, se non invece fosse una triste realtà.

Quali sono i “consigli” che vengono generalmente dati per migliorare la tua situazione, adesso che hai scoperto di soffrire anche tu di Neck Tech?

È presto detto:

  1. Concediti spesso pause rilassanti, quando lavori
  2. Vai in palestra per migliorare il tono muscolare
  3. Cerca di usare meno il cellulare ed il tablet
  4. Fai spesso dello stretching
  5. Praticare dello Yoga
  6. Evita di usare il cellulare per lunghe sessioni lavorative
  7. Metti il cellulare di fronte ai tuoi occhi, quando lo usi
  8. Usa delle sedie con il poggiatesta, sia al lavoro che in casa

Semplice, no?

Certo alcuni di questi consigli sono cose che si possono definire, “di buon senso”, come il concedersi un po’ di relax, migliorare il tono muscolare o usare meno il cellulare ma diciamoci tutta la verità… quante sono davvero DAVVERO applicabili, senza dover modificare almeno in parte il nostro stile di vita che è già incasinato di suo, senza dover aggiungere altro?

Rilassarsi.

Eh, magari…

Usare meno il cellulare.

Sì, certo… e come faccio, quando sono letteralmente bombardato di messaggi ed email?

Andare in palestra per migliorare il tono muscolare o praticare dello Yoga?

Grazie, e chi ce l’ha il tempo, con tutto quello che devo fare.

È vero, esistono anche delle palestre che organizzano corsi di ginnastica posturale di vari tipi e di varie durate…

Corsi che promettono di “raddrizzarti” la schiena in 8 passi, in 15 lezioni o “in sole 5 settimane”.

Sarebbe un sogno, non è vero?

Ma c’è un problema…

Il fatto è che tutta questa “posturologia applicata” funziona solo se ti ricordi di metterla in pratica

Continuativamente.

Non puoi dimenticare la lezione.

Non puoi rimandare alla settimana dopo.

Non puoi smettere di praticare

Non puoi perché non appena lo fai, non appena torni alla normalità della tua vita di persona che ha un sacco di cose da fare e sempre poco tempo per farlo, il dolore tornerà ben presto a farti visita.

E tutti i soldi e le ore spese precedentemente, li potrai considerare tranquillamente come buttati nella spazzatura. Quella indifferenziata.

Torneranno i dolori a farti compagnia e a ricordarti che non puoi allungare il braccio, o chinare la testa senza avere di nuovo la brutta sensazione di esser di colpo invecchiato di 10 anni.

Davvero sei disposto a campare così?

Imbottito di anti dolorifici che, come si sa, possono causare problemi cardiaci e gastrici, perché per la seconda settimana di fila ti sei dimenticato di stenderti su una superfice comoda, allungare verso l’alto le mani per scaricare il peso dalla schiena, ruotare il collo e blablabla?

Magari sì.

Oppure puoi considerare che se “Plantare Perfetto” è l’unico brevetto in Italia che risolve ben 57 dolori articolari in modo definivo e senza interventi, è la soluzione adatta per evitare i tremendi effetti della Tech Neck e tante altre patologie dovute ad una postura scorretta.

Un esempio?

Roberta è una copywriter. Il che vuol dire che divide la sua vita tra lo schermo del suo MaBook e lo schermo del su iPhone.

Sta sempre lì a scrivere, scrivere, scrivere. Nel suo lavoro è bravissima, ma questo alla lunga, a soli 26 anni le ha portato qualche problemino…

Ma con Plantare Perfetto ha subito risolto tutto!

Se hai iniziato ad avvertire dei dolori al collo sempre più spesso, durante la tua giornata, richiedi subito la tua consulenza gratuita in studio, cliccando QUI 

Andrea Dametto


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